Si tratta del progetto e dello sviluppo di un’innovativa stazione automatica per il controllo della qualità estetica di manufatti industriali, trasversalmente applicabile a diversi contesti produttivi e differenti scenari di analisi di prodotto/difettosità; esso interviene sulla oggettività del controllo qualità di fine linea, che passerebbe dall’essere una azione di natura soggettiva (svolta dall’uomo) e non normata (specifica “qualitativa” del difetto) ad oggettiva (svolta da una macchina in condizioni sempre uguali) e normata (specifica “quantitativa” del difetto).